Immaginatevi dunque che bella improvvista mi si preparava: giacché colui che veniva preso di mira non era altri che il signor Mestesso. Chi sa da quanto tempo io era pedinato da coloro che invece di correre in faccia al nemico preferivano restare in città, ad arrestare chi voleva andarci; io non mi era minimamente avveduto di nulla. Allo svolto di Rue Piron, mi rattiene nella disordinata mia fuga, un braccio che mi avvinghia alle spalle: mi volto per rispondere per le rime, al villano che si azzardava fermarmi e mi veggo in men che si dice, circondato da una folla di gente, che mi squadrava in cagnesco, e che emetteva grida tutt'altro che rassicuranti.
- Cosa volete? - Proferii io maravigliato.
- C'est un espion... c'est un Prussien!
- Ma no... io sono un Garibaldino! - Risposi in francese.
- Non è vero.. non è vero! - Urlava più che mai indemoniata la folla..
- Me vi dico di sì... ve lo garantisco.
- Alla Mairie, alla Mairie
- Dalli alla spia!...
- Abbasso i Prussiani!
- Caput a Bismarck!
Non ci è che dire io doveva esser proprio una spia; garantisco che in tre campagne, e tra le mille peripezie che hanno agitato la mia esistenza, garantisco di non aver mai passato un momento più brutto di quello. La folla si aumentava a vista d'occhio e di momento in momento diventava più minacciosa: mi aspettavo di udir gridare: à la lanterne e di sentirmi appiccare ad uno dei prossimi lampioni.
Per buona fortuna passò il nostro tenente, che attirato dal chiasso, si avvicinò per curiosità al gruppo tumultuante; non sto a descrivere lo stupore dal quale fu preso, vedendomi in mezzo a quei disperati; il tenente era in alta montura e tutti gli fecero largo.
| |
Da Firenze a Digione
Impressioni di un reduce garibaldino
di Ettore Socci
Tipografia sociale Prato 1871
pagine 297 |
|
|
Mestesso Rue Piron Prussien Garibaldino Mairie Mairie Prussiani Bismarck
|