Pagina (152/297)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Appartenevano tutti al 61 Reggimento, e procedevano stupidi e mogi in mezzo a due file di popolo che non risparmiava di tanto ia tanto qualche espressione poco gentile al loro indirizzo. Cercammo avvicinarli: le maggior parte di loro bisticciava alla peggio il francese: ci parlarono delle loro famiglie, come ne parlerebbe un ragazzo lontano: ci chiesero con infantile curiosità dove li avrebbero mandati, e ci domandarono se era loro permesso di accender la pipa e fumare. Io ho osservato che nessuna altra categoria di persone è disposta a bamboleggiare, come i soldati: il pifferaro Scozzese tra l'imperversare della mitraglia a Waterloo ripeteva le canzonette delle montagne native; il coscritto bacia i ragazzi che incontra e gli porta in braccio con quella delicatezza con cui non son use a portarli le serve: il prigioniero, tra le schiere nemiche, spesso tra i fischi del popolo, si perde in che sa quali vaneggiamenti, e fuma imperturbabile. Così è: i regolamenti militari o sviluppano la malinconia in modo da render gli uomini stupidi, o gli rendono feroci più delle belve. Quanto saremo civili, quando avremo abolite le caserme, questo ricettacolo di gente che divora la parte più grossa del ben essere di tutti, a beneficio di quello di un solo!
      Questo piccolo incidente ci rallegrò un pochetto, ma la nostra allegria crebbe a mille doppi per una buona notizia che ci fu comunicata ai quartier generale. In un piccolo villaggio poco distante da Fontain una recognizione Prussiana si era impadronita di centoventi capi di bestiame, è poi se ne era andata zitta zitta e quasi di corsa.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Da Firenze a Digione
Impressioni di un reduce garibaldino
di Ettore Socci
Tipografia sociale Prato
1871 pagine 297

   





Reggimento Scozzese Waterloo Fontain Prussiana