- Notizie? - Domandai subitamente.
- Nessuna.
- La cronaca del giorno?
- Ah... La Corte Marziale ha condannato a dodici anni di galera una guardia mobile che non ha voluto ricevere un'ordine dal suo tenente.
- Hai detto una guardia mobile? - Benissimo!... Meglio in galera che averli tra i piedi!
- Approvato - Urlarono tutti.
- Di più - Continuò il Materassi - Sembra che i Prussiani marcino su Dòle... tentando così di prenderci in mezzo...
- O di avere altre briscole!
- Speriamo che debba succeder così! Del resto per oggi puoi restar tranquillamente a letto; da tutti i lati della città per ben molte miglia è impossibile rintracciare un Tedesco, e noi siamo venuti qui per far l'ora di andare al trasporto di Ferraris... credi che per oggi non ci è timore di alcuna cosa!...
Dopo poco entrarono in camera mio fratello, i due Piccini e vari altri; si poteva creder benissimo di essere in una caserma; per ammazzare il tempo vari si posero a giocare alle carte: alcuni altri chiesero aiuto alle muse, e si misero a sciorinare ottave, sonetti, rispetti con una facilità più che Arcadica. Fra le altre birbonate, sentii un rispetto non molto bruttaccio, e lo regalo ai lettori, se non altro onde mostrare che a tu per tu colla morte, colla corte Marziale, e col linguaggio barbino dei superiori e dei regolamenti, qualcuno alla meglio o alla peggio trovava il momento di dedicarsi alle arti gentili. Il rispetto era dedicato ai Franchi Tiratori, a questi Beniamini della situazione. Eccolo:
Son della patria un Franco tiratore
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Da Firenze a Digione
Impressioni di un reduce garibaldino
di Ettore Socci
Tipografia sociale Prato 1871
pagine 297 |
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