Gli illustri campioni di Francia si misero a ballare... ci pareva di assistere al ballo dell'orsi: come è ridicolo un'uomo che balla sul serio!.. I nostri cantavano: tutto andava benissimo, quando uno dei nostri, un po' allegro, ci disse: Scommettiamo che mi metto a far la corte a quel biondino difaccia.
Detto fatto, la proposta venne accolta: era deciso che i moblots fossero gli jocrisses del momento; di più il biondino in questione era un'individuo rubicondo e pasciuto, un traccagnotto che avrebbe fatto figura a vender castagne e polenta in mezzo ai buzzurri; le stesse donne mentre ne accettavano le gentilezze lo canzonavano dietro alle spalle.
Il nostro amico gli va risolutamente daccanto! tutti noi ci avviciniamo per goder la scenetta: lo guarda con un occhio di triglia da fare sdilinquere una pulzellona, e a fior di labbra, pigliando una posa da Paolo nella Francesca, gli dice: Combien tu es gentil!..
- Que ce que vous dites? - Riprese l'altro di subito, e l'innamorato con più anima gli ripetè le frase.
Immaginatevi come rimanesse il povero grullo! Da bel principio non sapeva che pesci si prendere, guardò un paio di volte il soffitto, diventò rosso come una ciligia, eppoi si decise a far l'Indiano, ma l'altro gli posò gentilmente sulla spalla una mano.
- Vous vous trompez - Borbottava allora - je vous assure.. je vous prie ne me fâcher d'avantage.
Quando ecco che uno dei nostri per compire il mazzo leva di sul tavolino il tappeto e lo butta sul lume. quindi buio pesto, buio come in cantina: ed i nostri si misero ad abballottare donne e guardie mobili: e fu un'urtarsi, uno spingere un'inciampare, un ruzzolarsi per terra; strida, bestemmie, risate, un vero pandemonio.
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Da Firenze a Digione
Impressioni di un reduce garibaldino
di Ettore Socci
Tipografia sociale Prato 1871
pagine 297 |
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Francia Scommettiamo Paolo Francesca Combien Indiano
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