Oltre ad altri ingegni di guerra, il capitano Kauffman avea con se due furgoni pieni di materia incendiaria e di dinamite, che dovevano servire a una importantissima operazione della quale si faceva un gran segreto; e che consisteva noi far saltare un tunnel della ferrovia di Strasburgo.
Pare che tra Kauffman e Bossi non s'intendessero molto e le operazioni non procedendo, come avrebbero dovuto, Garibaldi richiamò quest'ultimo al quartier generale e diede un tale incarico al colonnello di stato maggiore Lobbia, nominandolo brigadiere e destinandolo al comando della seconda brigata.
Questa era costituita nel modo seguente:
Stato Maggiore
Uff.
7
Uom.
14
Genio
3
20
Guide
9
150
Francs tireurs de la Bigorde
3
35
Égalitè
12
175
Chasseurs d'Orient
16
270
Marin
4
55
Atlas
4
60
Guerillas Marseilles
18
280
-
--
Uff.
75
Uom.
1059
Lobbia partì da Autun, conducendo con se per ufficiali di stato maggiore il capitano Pozzi ed i tenenti Scipione, Primerano e Bonomi: partì secoloro il signor Visitelli, corrispondente del Dayl Neuw. Il capo squadrone Castellazzo partiva per Chatau Chinon, Clamecy e Vermenton, incaricato di tenere relazione tra la brigata Ricciotti e Lobbia e sorvegliarne le operazioni, servendosi dei telegrafi e di tutti gli altri mezzi che le sottoprefetture e i sindaci dovevano mettere a di lui disposizione.
Da Autun la seconda brigata si portò a Soulieu per Lucenay, quindi a Precy e a Vitteau. La marcia è lunga e fu resa più disagevole dall'immensa quantità d'impedimenti che venivano dietro ai soldati e che occupavano a dir poco tre chilometri di spazio: carri con gli equipaggi dei soldati, barrocci, trabiccoli dei vivandieri.
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Da Firenze a Digione
Impressioni di un reduce garibaldino
di Ettore Socci
Tipografia sociale Prato 1871
pagine 297 |
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