.. donne... insomma una vera marcia di barbari!
Le compagnie dei Francs tìreurs erano scarse: ve ne erano persino di dieci uomini, ma anche queste avevano tre o quattro ufficiali... già, se durava un altro pochino la campagna di Francia avremmo finito coll'avere diecimila generali e nemmeno una tromba!...
Mentre Lobbia marciava verso Vitteau, Ricciotti aveva che fare coi Prussiani di Montbard. Questo paese era difeso da 4000 uomini e 6 pezzi di cannone. L'ardimentoso figlio di Garibaldi tentò l'assalto, il giorno 6 di gennaio. Sul più bello dell'impresa egli però si vide accerchiato dai Prussiani che in forza di 2000 uomini avevano intanto marciato sopra a Semour. Ricciotti tenne fermo fino alla sera, e ritiratosi a Montfort per sentieri appena tracciati, potè sul mattino eludere la vigilanza dei nemici che lo volean prigioniero e si ritirò sano e salvo presso Les Lommes.
La seconda brigata, a cui Castellazzo aveva comunicato l'ordine del Generale di fare un movimento in avanti per distrigare Ricciotti, potè continuare la sua via e di concerto colla quarta brigata che pur si ritirava per la medesima strada verso Digione, potè manovrare così bene da schiudersi l'adito in mezzo alle colonne nemiche che già si avanzavano numerose per le vie di Chatillon, Aignay le Duc e Precy; era una marcia difficilissima, di fianco, che avrebbe potuto compromettere la sicurezza di quella brigata, se questa non avesse avuto la precauzione molto giusta di proteggersi sul suo lato sinistro per mezzo della cavalleria dì Farlatti che eseguì egregiamente questo difficilissimo compito.
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Da Firenze a Digione
Impressioni di un reduce garibaldino
di Ettore Socci
Tipografia sociale Prato 1871
pagine 297 |
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