Castellazzo osservò che era assai meglio che lo prendessero dopo aver mangiato i Prussiani, per aiutare la digestione..
Mas, con serietà imperturbabile, chiese allora che i suoi dipendenti fossero messi al posto d'onore (all'avanguardia).
Lobbia accettò e commosso da tanto eroismo, fè la consueta grimace, Castellazzo citò i versi del Miles gloriosus di Plauto:
...... virumFortem, atque fortunatum et forma regia, tum bellator Mars
Haud ausit dicere: neque aequiparare suas virtutes ad tuas.
Il vecchio soldato non sapendo che si rispondere a quel complimento in lingua a lui incognita; scambiando forse Mars per Mas fa' una gran riverenza e si avvolse in dignitoso silenzio.
Alle 11 di sera tutti erano a cavallo: per sentieri tutti incrostati di ghiaccio la brigata arrivò a Lucenay. Mentre sul viso dei coraggiosi si leggeva chiaramente l'ansia, il desio prepotente di misurarsi coll'inimico, i soldati di linea perdevano un tempo prezioso a prendere il caffè e a fare il chilo.
Dopo mille e mille sollecitazioni a partire, alla fine si avviarono: si avviarono, ma con tale un passo da tartarughe, che invece di arrivare, come era stato previsto, a Prauthoy alle quattro di notte, ebbero il fresco cuore d'arrivarci alle sei del mattino.
Aveva preso stanza in questo villaggio il 2° battaglione del 61 reggimento Guglielmo di Pomerania: battaglione che apparteneva giusto appunto, come rammenteranno i lettori, a quel reggimento che tanto era stato battuto il giorno 23 alla masseria di Poully e la di cui bandiera era già in nostra mano: 800 fanti, 50 cavalli e varii cariaggi: tale era l'effettivo di cui disponeva il nemico.
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Da Firenze a Digione
Impressioni di un reduce garibaldino
di Ettore Socci
Tipografia sociale Prato 1871
pagine 297 |
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