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      ... - Parlate Italiano? - ci dice subito la ragazza: l'amico rimane di sasso: e allora sappiamo che la ragazza ha studiato la nostra lingua tre anni; cosa che non impedisce di scambiarla, quando pronunzia, per un'Abissina. Dopo mille daddoli, ci accomodano nella camera delle cameriere. Meno male.
     
      Oltre il quartier generale ha stanza in Chalons l'eroica brigata Ricciotti: ritroviamo lo Strocchi, l'Orlandi e altri amici. Si passano le giornate aux Vendange de Bourgogne, dove una ragazza robusta e impertinentemente carina serve da pranzo, e mesce gli asenzii e i cognak. Mademoiselle Marie, après la guerre je vous epouse si sente ripetere ad ogni minuto e con tutto questo ci si noia, come a un pezzo di musica dell'Avvenire. Meno male, che a giorni sono l'elezioni; l'agitazione politica ci stordirà, eppoi chi può predire di cosa sieno gravide l'urne.
     
      Questa è carina! Viene da me il solito tromba Romagnolo: mi chiama in disparte eppoi mi dice con importanza.:
      - Chat in Francese non vuoi dire altro che gatto?
      - Di certo.
      - E pigeon piccione?
      - È innegabile!
      - Dovevo immaginarlo!... Esclamava allora in tuono tragico, battendosi il capo.
      - Che ti è successo?! - Proruppi io stimolato dalla curiosità - Versa in seno dell'amicizia quello che ti grava nel cuore.
      - Se tu sapessi.... io faceva la caccia a una bella bambina: ed ero, cioè credevo di esser corrisposto... stamani vo in casa, l'abbraccio, lei non si muove, ma nel più bello, nel calore dei discorsi, mi ha cominciato a dire: Mon chat, mon pigeon dunque vuole in tutti i modi battezzarmi per una bestia.


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Da Firenze a Digione
Impressioni di un reduce garibaldino
di Ettore Socci
Tipografia sociale Prato
1871 pagine 297

   





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