A che tanto entusiasmo?.. Son tutti giovani di 18 e 19 anni, perché non hanno preso il fucile, quando la patria era in pericolo?.. Uno spilungone, vero pagliaccio, ha in testa un morione da guardia imperiale e agita una canna da capo tamburo... Ah, Francesi, quando sarete più serii?!.. A che conservare quella blague schifosa che vi rendeva spregevoli anche a dì del trionfo? Meditate sulle vostre sventure, e non fate gli eroi quando ne è passato il tempo, se non volete rassomigliare...
Al nobile guittoChe senza un quattrino
Ostenta il dirittoDi andare al casino
Giunge il maggior Tironi a fare uomini pel suo squadrone dei Cacciatori d'Italia che si costituisce a Reumelly: è indirizzato al nostro corpo: si consegnano a lui tutti i Francesi che figurano nei nostri quadri. Tra questi infatti ci è della robaccia in tutta l'estensione del termine: tra gli altri il sergente di scuderia che converte la biada dei cavalli in bottiglie d'eccellente Borgogna: i nostri cavalli sono ridotti allo stato di quello dell'Apocalisse. Rimasti tra noi, in famiglia, si respira un po' più liberamente.
Arrivano da Marsiglia un centinaio d'Italiani, che il maggior Pennazzi, aggregherà alla compagnia Egiziana. Arrivano a tempo..... per ritornare con gli altri in Italia! Giungono pure due o tre che son disertati dal Frapolli: ci raccontano come in Lione dei volgari truffatori e dei veri e proprii malandrini da strada disonorino il nome italiano in tal guisa da veder scritto a parole cubitali lungo le vie: Defendue la chémise rouge.
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Da Firenze a Digione
Impressioni di un reduce garibaldino
di Ettore Socci
Tipografia sociale Prato 1871
pagine 297 |
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