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      Ricomincia un po' di vaiolo! ne è attaccato anche il nostro foriere: morire ora... la sarebbe birbona!..
     
      Garibaldi parte per Bordeaux onde intervenire all'assemblea: lo accompagnano Fontana, Gattorno, Vivaldi Pasqua e Galeazzi. Menotti arrivato al mattino piglia il comando dell'armata dei Vosgi interinalmente: è con lui Bizzoni.
     
      Mi alzo più presto del solito, e vo' dalla bella Marie a bever la goutte - Socci - Mi grida una voce di basso profondo: mi volto e veggo Galliano - Tu qui.... ora? - Vienci prima, se ti riesce!... il sor Bolis mi ha tenuto fin ora in prigione: appena sono stato libero, son venuto qua con dieci uomini. - Ma ora torniamo indietro.... - Neanche per sogno io li sò i progetti del generale.... se tu sapessi!.... - Che c'è? - C'è... ma per ora non lo dire a nessuno.... c'è, che ora si scende in Nizza, si proclama la repubblica.... - Sogni! - Vedrai. - E t'han fatto nulla? - Son capitano - Si bagneranno i galloni? - Lasciami prender l'entrata in campagna. - E a qual corpo ti hanno aggregato? - A qual corpo?!... A dirtela non lo so neppure io. - Tanto meglio....
     
      Una triste notizia; il colonnello Bossi, mentre accingevasi a partire da Chalons è assalito da un trabocco di sangue e cade tra le braccia dell'ufficiale di stato maggiore che lo ha accompagnato alla stazione. Bossi era un vecchio soldato: franco e leale; non troppo ben visto dai proprii dipendenti per la sua rigidezza, ma patriotta di antica tempra e di coraggio prodigioso. Veterano di tutte le campagne d'Italia lasciava colla sua morte un voto molto sensibile nelle file della democrazia militante.


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Da Firenze a Digione
Impressioni di un reduce garibaldino
di Ettore Socci
Tipografia sociale Prato
1871 pagine 297

   





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