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      - Il filosofo deve fare del cielo e della terra un microcosmo, e non trovare nel cielo e nella terra, se non ciò che trova nell'uomo. - Dio si conosce mediante la natura. - L'uomo contiene in sè tutti gli elementi del mondo, ed è nato a fare che la natura si manifesti, cioè si appalesi l'intima essenza, posta da Dio nelle cose. Così nell'uomo si compie la destinazione del mondo. Ma ciò essere impossibile senza la esperienza: senza il lavoro dell'uomo, il quale deve separare e unire le cose, e trasportare l'interno nell'esterno.
     
      h) In Italia - mentre la gerarchia, specialmente per opera de' gesuiti, si sforzava di rinnovare la Scolastica - il naturalismo prendeva una forma più schietta e determinata. - Telesio professa di voler seguire il senso e la natura. Qui ante nos mundi huius constructionem rerumque in eo contentarum naturam perscrutati sunt, diuturnis quidem vigiliis magnisque illam indagasse laboribus, at nequaquam inspexisse videntur. - Sensum videlicet nos et naturam, aliud praeterea nihil secuti sumus - In questo luogo è enunciato il nuovo principio delle scienze naturali: il metodo naturale è di osservazione. Telesio precorre Bacone e Galileo. Il solo senso, egli dice in un altro luogo, ci fa conoscere la natura; anzi la prova derivata dal senso è migliore della matematica. In eo certe naturales (conclusiones) praestare videntur, quod a propriis hae principiis et a propriis manant causis, at mathematicae a signo omnes. - Si sa dove si riuscì, ne' secoli posteriori, per questa unica via: al naturalismo e al materialismo.


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La filosofia italiana nelle sue relazioni con la filosofia europea
di Bertrando Spaventa
Editore Laterza Bari
1908 pagine 286

   





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