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      Fu molto poco avveduto nella verità, per non profondare alla cognizione di questa unità e indifferenza della costante natura ed essere". Questa indifferenza è la Sostanza. "Principio materiale costante ed eterno; Principio formale similmente costante ed eterno. I quali si riducono ad uno essere ed una radice.
      Questa unità e indifferenza è complicatamente e totalmente infinita; è in tutto il mondo e in ciascuna parte del mondo infinitamente e totalmente. (All'opposto l'universo è esplicatamente infinito e non totalmente; la sua infinità è totalmente in tutto e non nelle parti). Quella unità è uno individuo infinito semplicissimo. (All'opposto il mondo è uno amplissimo dimensionale infinito). Dio è l'infinito implicato nel semplicissimo primo principio (L'universo è l'infinito esplicato infinitamente
      .
      2. Dio (Unità, Indifferenza, Sostanza) è essenzialmente Causa: la sua essenza è causare. Ed è perciò causalità infinita.
      In Dio il potere e il fare è tutt'uno. - Egli non può essere altro che quello che è; non può essere tale, quale non è; non può potere altro che quello che può; non può volere altro che quello che vuole; e necessariamente non può fare altro che quello che fa. - L'azione sua è necessaria, perchè procede da tale volontà, che è la stessa necessità. In lui libertà, volontà, necessità sono affatto medesima cosa, e il fare col potere, volere ed essere
      .
      Il gran pregio di Bruno è aver detto: Essere è fare; Essere è causare.
      Non faccia scandalo quello che dico, cioè che Dio per Bruno è necessariamente causa.


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La filosofia italiana nelle sue relazioni con la filosofia europea
di Bertrando Spaventa
Editore Laterza Bari
1908 pagine 286

   





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