Come causa, esso è causa sui, e perciò è causa del mondo. Dio non causa il mondo, che in quanto causa se stesso.
Similmente Gioberti dice: Dio crea se stesso; l'essere è in lui il creare. E crea il mondo, in quanto crea se stesso. Il che non vuol dire, che Dio sia l'effetto del mondo, ma l'opposto.
Dove Gioberti dice crea, Bruno ha detto causa. Gioberti: Essere è creare; Bruno: Essere è causare.
Il difetto di Bruno è aver concepito il fare divino (l'Essere divino) come causare semplicemente.
3. L'universo - notate bene, non le cose dell'universo (e Bruno, come si vedrà, distingue quello da queste) - è Dio stesso come EFFETTO infinito di se stesso. Infinita genitura dell'infinito generante. - Potenza, operazione, effetto sono in Dio una medesima cosa. L'universo - l'operazione o effetto infinito, medesimo in Dio colla potenza - non è altro che le cose, in quanto sono in Dio (Natura naturata), non le cose per sè.
L'universo come effetto infinito è identico e differente da Dio.
È identico, in quanto infinito; differente, in quanto effetto; identico differente, perchè Infinito come effetto. Non è il vero infinito, ma l'infinito, come effetto, fatto, causato.
Come identico differente, l'universo è una differenza o distinzione in Dio; in Dio, e non fuori, appunto perchè è infinito; se fosse finito, sarebbe semplice effetto, cioè fuori della sua causa.
Quest'idea dell'universo in Dio come una differenza in Dio, è tanto contrastata, perchè non si ha un concetto giusto di ciò che vuol dire Universo.
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