Pagina (96/286)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Come causa, esso è causa sui, e perciò è causa del mondo. Dio non causa il mondo, che in quanto causa se stesso.
      Similmente Gioberti dice: Dio crea se stesso; l'essere è in lui il creare. E crea il mondo, in quanto crea se stesso. Il che non vuol dire, che Dio sia l'effetto del mondo, ma l'opposto.
      Dove Gioberti dice crea, Bruno ha detto causa. Gioberti: Essere è creare; Bruno: Essere è causare.
      Il difetto di Bruno è aver concepito il fare divino (l'Essere divino) come causare semplicemente.
      3. L'universo - notate bene, non le cose dell'universo (e Bruno, come si vedrà, distingue quello da queste) - è Dio stesso come EFFETTO infinito di se stesso. Infinita genitura dell'infinito generante. - Potenza, operazione, effetto sono in Dio una medesima cosa. L'universo - l'operazione o effetto infinito, medesimo in Dio colla potenza - non è altro che le cose, in quanto sono in Dio (Natura naturata), non le cose per sè.
      L'universo come effetto infinito è identico e differente da Dio.
      È identico, in quanto infinito; differente, in quanto effetto; identico differente, perchè Infinito come effetto. Non è il vero infinito, ma l'infinito, come effetto, fatto, causato.
      Come identico differente, l'universo è una differenza o distinzione in Dio; in Dio, e non fuori, appunto perchè è infinito; se fosse finito, sarebbe semplice effetto, cioè fuori della sua causa.
      Quest'idea dell'universo in Dio come una differenza in Dio, è tanto contrastata, perchè non si ha un concetto giusto di ciò che vuol dire Universo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La filosofia italiana nelle sue relazioni con la filosofia europea
di Bertrando Spaventa
Editore Laterza Bari
1908 pagine 286

   





Gioberti Dio Dio Gioberti Bruno Essere Bruno Essere Bruno Essere Bruno Dio Dio Dio Dio Natura Dio Infinito Dio Dio Dio Dio Universo