Kant è filosofo europeo: risultato del movimento della filosofia europea: risultato chiaro, evidente, cosciente: una conseguenza logica, che si mostra conseguenza e realtà storica.
In Vico all'opposto questa stessa esigenza, nella sua relazione colla filosofia europea del suo tempo, è oscura: è una anticipazione, come è un'anticipazione il concetto dello Sviluppo. Ecco perchè è oscura. Vico concepisce lo Sviluppo ed esige la nuova metafisica, prima che la vecchia filosofia, - quella di Cartesio e Locke, - sia esaurita; prima che la corruzione sia venuta a tal punto che sia generazione; prima di Wolf e Hume.
In questo senso Vico è precursore dell'avvenire: cioè quegli che pone qualcosa che è vero e ha da essere, perchè è il risultato necessario di quel che è attualmente, - il nuovo mondo, contenuto nel vecchio, e di cui, come si dice, il vecchio è gravido; ma lo pone prima che sia venuta la pienezza dei tempi; quasi un parto precoce: un parto estemporaneo. Questo parto non è un falso parto. Quel che talvolta si dice parto, è semplice eduzione. Quel che si educe, è già formato, è già vivo, è già generato, già partorito. Allora il parto - il venir fuori - è, direi quasi, più una faccenda meccanica, che altro; il concepimento è tutto; questo è il difficile. Questo concepimento è Vico. È la nuova vita - l'infante - posta, intuita, prima che si stacchi da sè dalla vecchia vita, dalla vita della madre.
In questo senso, - quando si considera che Bruno è in sè Spinoza, e Campanella Cartesio, e Telesio Bacone e Locke - quando si considera quel che è Vico, - si può dire che l'ingegno italiano sia ingegno precursore.
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