E se la riguardiamo sotto il rispetto della unione che ella fa d'un predicato con un soggetto, ella prende il nome di facoltà di giudicare. La sintesi primitiva è quel giudizio col quale la ragione acquista la percezione intellettiva"45.
La possibilità dell'applicazione dell'intelletto al senso è, dunque, questa unità sintetica originaria, fondamentale. Questa è la stessa unità sintetica originaria kantiana. Ma, come Kant non fa vero conto della sua unità e riduce il conoscere a una semplice applicazione estrinseca d'una cosa a un'altra, così fa Rosmini della sua.
Insomma, così in Kant come nel Rosmini ci è il concetto della Unità dello spirito (Unità sintetica originaria, Sviluppo); ma questo concetto è ancora oscuro, incompreso.
La chiarezza del concetto di Kant è la filosofia alemanna posteriore a Kant; è una genesi chiara, graduale, conseguente.
La chiarezza, in Italia, del concetto rosminiano è, dirò così, un'apparizione subitanea, una esplosione. E perciò non è vera chiarezza.
Kant avea ridotto il puro conoscere ali'Io penso, alla Unità come semplice unità analitica. Quindi il conoscere o il giudizio volea dire: semplice unione di due opposti, e non già unità che si giudica, cioè si pone come due opposti, si dualizza.
Rosmini riduce il puro conoscere, il conoscere intuitivo, la possibilità del conoscere, al puro concetto dell'Ente, all'Ente possibile, immobile, morto, indeterminato. E il conoscere è anche unione di due opposti già dati, e non la unità che si giudica da sè.
Gioberti dice: il puro conoscere, la possibilità del conoscere, il conoscere intuitivo, originario, l'intuito insomma, non è la pura categoria, il puro Ente possibile, indeterminato, la idea vuota, il minimum dell'idea; ma è la totalità perfetta ed unica di tutte quante le categorie, l'Ente reale e determinatissimo, l'idea nella sua assoluta pienezza, il maximum dell'Idea, cioè l'Idea come atto creativo.
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