1. Con tutto ciņ la scoperta di Fichte - il conoscere č impossibile, se l'Io non č in sč Io e non-io - questa scoperta rimane, e diventa la base di una nuova costruzione. Ed ecco in che modo:
Come č vero che l'Io č in sč - in quanto Io - Io e non-io, giacchč altrimenti il conoscere non sarebbe possibile; cosģ č vero che il non-io č in sč - in quanto non-io - non-io e Io, giacchč altrimenti il conoscere sarebbe impossibile. Appunto perchč č vera la prima proposizione, č vera la seconda. Se l'Io, infatti, in quanto Io, č Io e non-io, ciņ vuol dire che il non-io č anche Io, cioč se stesso e l'Io. Solo l'Io, il semplice Io come Io e non-io (autocoscienza), non č il reale conoscere, perchč il non-io non č reale. Il non-io solo, senza l'Io, senza in sč stesso l'Io, č la semplice realtą naturale, non la realtą saputa, non il reale conoscere; anzi non č realtą che si possa sapere, non č realtą conoscibile. La conoscibilitą vuol dire dunque non solo il non-io nell'Io, cioč l'Io insieme Io e non-io (Fichte), ma anche il non-io insieme non-io e Io: vuol dire, insomma, identitą d'Io e non-io.
Questa identitą č Schelling. Lo spirito, dice Schelling, č in sč la natura; la natura č in sč lo spirito. Questa identitą - identitą assoluta - č la Ragione: la Ragione assoluta.
Questa identitą non č quella di Bruno (semplice coincidenza), non quella di Spinoza (semplice insidenza). Il non-io, in quanto č in sč l'Io (la natura in quanto č in sč Io spirito), č Io come Io di Fichte, come autocoscienza, come mentalitą. La identitą dunque qui non č semplice causalitą o assoluta indifferenza, ma č identitą o indifferenza come mentalitą: Ragione assoluta, e non semplice Causa-sostanza assoluta.
| |
Fichte Fichte Schelling Schelling Ragione Ragione Bruno Spinoza Fichte Ragione Causa-sostanza
|