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      Schelling dice: non è reale, senza la identità come mentalità (identità di natura e spirito).
      Ora noi già sappiamo, che Schelling presuppone tale identità; e che questo presupposto è la intuizione intellettuale. Ma quel che non ancora abbiamo visto, è che la presuppone in due sensi. Infatti:
      1. Presuppone la identità, - la pura e semplice intelligenza, - come già perfetta, come totalità o sistema in quanto semplice intelligenza: presuppone il Logo, tutto il Logo, il Logo come sistema completo.
      Questo presupposto (intuito intellettuale) è il reale, la Natura. Perciò ho detto: tutta la logica di Schelling è un sol atto, un atto immediato; non è logica davvero (sviluppo, dialettica, sistema organico del pensare), ma esplosione. Questa esplosione è la Natura. Schelling comincia dalla Natura, e si getta dietro le spalle il Logo.
      Dalla Natura (intelligenza inconsapevolmente produttiva) passa allo Spirito (intelligenza consapevolmente produttiva: intelligenza intelligente), e così spiega il conoscere. Ma in realtà non lo spiega, perchè non spiega la natura; e non spiega la natura, perchè la presuppone; e la presuppone, perchè presuppone il Logo, la identità assoluta come indifferenza.
      Per spiegare il conoscere, la realtà COSCIENTE, bisogna prima di tutto spiegare (comprendere) il Logo, la Indifferenza. Non dico, che ciò basti. Ma senza ciò non si spiega la natura, e quindi non si spiega lo spirito (il conoscere).
      Questo è il primo difetto di Schelling. - Schelling presuppone la identità come mentalità; presuppone la mentalità. La mentalità è il Logo.


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La filosofia italiana nelle sue relazioni con la filosofia europea
di Bertrando Spaventa
Editore Laterza Bari
1908 pagine 286

   





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