Pagina (224/286)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Certamente nella logica stessa il pensare si mostra e prova come identità (identità di pensare ed essere), in quanto si prova appunto come tutto il sistema del Logo. Ma si può sempre dire: questa identità di pensare ed essere, cioè la identità, è solo identità del pensare col pensare: pensare = pensare: pensare come essere, e pensare come pensare; ma è pur sempre pensare, niente altro. E l'essere, il reale? Dov'è, dunque, la identità?
      Ebbene, questa identità è il pensare, non altro che pensare. Ma questo bisogna provare: cioè, che il pensare non è semplicemente una funzione soggettiva, ma legge oggettiva, realtà, essere; che pensando io non sono fuori della realtà delle cose, ma sono la realtà stessa delle cose, appunto perchè la realtà, l'entità, la verità delle cose è il pensare: che, insomma, il pensare non è solo il mio pensare, ma la cosa stessa, la vera cosa.
      Ora questo non fa Schelling. Questo non ha fatto Spinoza, nè altri prima.
      Quindi in Schelling un altro dommatismo: un'altra esplosione, quella di cui parla propriamente Hegel nella prefazione alla Fenomenologia.
      Schelling non prova che l'Identità è il Pensare. Questo fa Hegel nella Fenomenologia..
      Quindi la differenza tra logica e fenomenologia è questa: la logica prova la intelligenza come intelligenza: il sistema della pura intelligenza;
      La fenomenologia prova che la intelligenza, non già ancora come sistema, ma come semplice astratta intelligenza, come semplice atto d'intelligenza, come prim'atto, come prospetto e orizzonte d'intelligenza, è appunto identità.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La filosofia italiana nelle sue relazioni con la filosofia europea
di Bertrando Spaventa
Editore Laterza Bari
1908 pagine 286

   





Logo Schelling Spinoza Schelling Hegel Fenomenologia Identità Pensare Hegel Fenomenologia