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      Adunque, la possibilitą del conoscere č questa relazione necessaria (identitą, nesso causale) tra il Pensare e l'Essere. Togliete questa relazione, e non sarą possibile il conoscere. Questa relazione č lo stesso conoscere.
      Questa relazione č il pregio di Cartesio (cogitare ergo esse. Pregio confessato dal Gioberti: inteso e migliorato da Fichte)78.
      Ma ciņ non vuol dire, che il conoscere sia reale, che la realtą, la semplice realtą, sia conoscibile. Perchč la realtą sia conoscibile (perchč il conoscere sia reale), deve essere in sč questa relazione.
      Ciņ vuol dire, che non vi ha conoscere, conoscere reale, se cosģ la realtą cosciente, come la semplice realtą (spirito e natura) non č in sč questa relazione; cioč, se questa relazione non č la loro identitą.
      Ecco Spinoza.
      Spinoza pone immediatamente, cioč presuppone questa identitą: la intuisce. Ed ecco la sostanza.
      La sostanza č questa relazione, - cogitare ergo esse, - posta come la identitą di spirito e natura, pensiero ed estensione, immediatamente. Per causam sui (sostanza) intelligo id, cuius essentia involvit existentiam, sive id, cuius natura non potest concipi nisi existens..
      La sostanza č essenzialmente causa, causa sui, causa del suo essere: cogitare ergo esse.
      Questa identitą - la sostanza - non č un terzo, che non sia nč pensiero nč estensione assolutamente. Il pensiero č identitą di pensiero ed estensione (la sostanza stessa), ma come pensiero; la estensione č la stessa identitą, ma come estensione. Questa identitą di sč stesso e dell'altro, la quale č ciascuno de' due, č dunque la loro identitą.


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La filosofia italiana nelle sue relazioni con la filosofia europea
di Bertrando Spaventa
Editore Laterza Bari
1908 pagine 286

   





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