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      Che è questa identità?
      L'ho già detto: l'unità cartesiana di Pensare ed Essere, la relazione causale: il causareQuale è la loro differenza?
      Quella, che, con tutta la loro identità, è tra i termini della relazione causale79; cioè quella stessa che è tra i termini del principio cartesiano, Pensare ed Essere.
      Questa mia ultima affermazione pare contraria a quel che è stato detto sempre sinora, cioè che pensiero ed estensione in Spinoza non abbiano tra loro nesso causale, ma siano perfettamente paralleli. Vediamo.
      Il Trendelenburg80 dice: "Appunto perchè sono una sostanza diversamente, i due attributi sono senza nesso causale". A me pare, invece, che appunto perchè hanno questo nesso, sono una sostanza diversamente. Causa ed effetto, principio e conseguenza sono appunto una sostanza differentemente. Ma Spinoza, si dice, non ammette finalità; non ammette che il pensiero determini l'estensione, nè l'estensione il pensiero. Ebbene, relazione causale non vuol dire finalità. Causa ed effetto, come due sostanze, non sono possibili che dove il causare è creare, cioè dove la causa non è semplice causa, ma mentalità. - Si è detto sempre, che la Sostanza spinoziana è immobilità o indifferenza assoluta81.
      Ora Spinoza stesso dice, che la sostanza è essenzialmente causa: la causalità è la sua stessa essenza. Ciò è stato notato da uno storico della filosofia82, e anche da me in un altro mio scritto83. Il parallelismo, come è stato inteso comunemente, cioè che escluda ogni relazione di causa ed effetto, di principio e conseguenza, si accorda benissimo colla immobilità assoluta della sostanza.


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La filosofia italiana nelle sue relazioni con la filosofia europea
di Bertrando Spaventa
Editore Laterza Bari
1908 pagine 286

   





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