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      È certissimo il seguente fatto: quando andarono alla biblioteca a pigliar la bandiera, un prete, - che è lì a far il vicebibliotecario, credo, - non solo non si oppose, ma disse: "Tenete, e gridate, figliuoli, contro questi panteisti e questi atei che hanno messo all'Università". Questo fatto è notorio; e il buon prete è ancora lì, come ci sono e lì e altrove tanti altri, e ci saranno chi sa quanto tempo ancora. - Quel giorno, uscendo di casa tardi, seppi che c'era stata la dimostrazione. La sera vidi il Rettore, al Consiglio di Pubblica Istruzione. Finito il Consiglio, e andando via: ch'è stato? gli domandai. - Hanno gridato, e fatto chiasso; hanno gridato: Abbasso la filosofia tedesca, viva Gioberti, morte a Hegel. - In verità, non mi poteva dire che aveano gridato: abbasso lui. Pettegolezzi sempre. Nella seconda dimostrazione presero la bandiera - dopo avere stracciato e cassato come prima - e uscirono; ma nacque un po' di discordia tra i giovani, tra que' di fuori e que' di dentro, e tira e stira, e parla e rispondi, finalmente i buoni la vinsero e la bandiera fu rimessa al suo posto. Questa seconda volta non so cosa avesse detto quel buon prete. I giovani, dicevano di voler andare sotto le finestre del Console di Francia a protestare contro una sua lettera, in cui avea dichiarato di non aver udito altre grida in quella gran dimostrazione contro il Papa, che "Viva la Francia, Viva l'Imperatore". - In questa seconda dimostrazione non si gridò contro nessuna filosofia; e in quel giorno io neanche faceva lezione.


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La filosofia italiana nelle sue relazioni con la filosofia europea
di Bertrando Spaventa
Editore Laterza Bari
1908 pagine 286

   





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