Poteva anche darsi che io non la rivedessi mai piú: il cuore invigila a preservare tutto quello ch'ei può; e mi bisognava almeno una guida affinché i miei sospiri non si smarrissero, se mai non mi fosse piú dato di congiungermi a lei che co' soli sospiri. E per dirla, io bramava di sapere il suo nome, il suo casato, la sua condizione; e, poiché io sapeva dov'ella s'avviava, mi era pur necessario di non ignorare donde veniva. Ma come mai, senza violare tanti dilicati rispetti che le custodivano, poteva io raccôrre tutte queste notizie? Macchinai venti varj disegni: io non poteva capacitarmi che un uomo la interrogasse cosí a dirittura; era cosa impossibile.
Un Francesino de bon air, capitano, che veniva per via saltellando, mi fe' vedere che la cosa era sí facile che nulla piú; perché, affrontandoci appunto mentre la gentildonna tornavasi all'uscio della rimessa, si piantò tra noi due, e senza farsi ben conoscere, s'introdusse mio conoscente; e mi richiese dell'onore di presentarlo alla dama. Io non le era stato presentato, io: però volgendosi a lei, le si presentò né piú né meno da sé, interrogandola se venisse di Parigi.
- No - ma rispose che andava per quella strada.
- Vous n'êtes pas de Londres?
- No - diss'ella.
Dunque madama dovea venir dalle Fiandre:
- Apparemment vous êtes Flamande - tornò a dire il capitano francese. La dama rispose che sí.
- Peut-être de Lille? - disse ch'ella non era di Lilla.
- Né d'Arras? - né di Cambrai? - né di Gand? - né di Brusselle?
Rispose ch'essa era di Brusselle.
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