- Ed è un'arma che la Natura le dà - risposi io - per la preservazione immediata.
- Non però credo - diss'ella mirandomi in viso - ch'io avessi dovuto star in sospetto; anzi per trattarvi candidamente, io disegnava già d'accettare; e se... - (e tacque alquanto) sí - continuò - credo che la vostra amorevolezza m'avrebbe confortata a narrarvi una storia per cui la pietà sarebbe stata l'unica cosa pericolosa del viaggio.
E mentre parlavami, non le spiacque ch'io le baciassi e ribaciassi la mano; e con uno sguardo affettuoso misto di rincrescimento, uscí della sedia, e disse addio.
XVIII
SU LA VIA
CALAIS
Non ho, da che vivo, sbrigato piú speditamente d'allora un negozio di dodici ghinee. Il tempo, dopo quell'"addio", m'era grave; vidi che ogni momento si sarebbe pigramente raddoppiato per me fino a che non avessi pigliato le mosse: ordinai sul fatto i cavalli, e m'affrettai verso l'albergo.
Re del cielo!
esclamai nell'udire che all'oriuolo della città batteano le quattro, e accorgendomi ch'io mi trovava da poco piú d'un'ora in Calais.
Vedi che gran libro può in sí breve tratto di vita arricchir d'avventure chi s'affeziona col cuore a ogni cosa, e chi, avendo occhi per vedere ciò che l'occasione ed il tempo gli vanno di continuo mostrando a ogni passo del suo cammino, non trascura nulla di quanto egli può lecitamente toccare!
Se non riesce una cosa, riescirà un'altra; né importa: fu un saggio a ogni modo dell'umana natura; la mia fatica m'è premio; mi basta: il diletto dell'esperimento tien desti i miei sensi e la parte spiritosa del mio sangue, e lascia dormir la materia.
| |
Natura Calais
|