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      - Un servo! e' m'occorre pur troppo - risposi.
      - Perché, monsieur - dicea l'oste - abbiamo uno sveltissimo giovinotto a cui non parrebbe vero di aver l'onore di servire un Inglese.
      - Ma, e perché un Inglese piú ch'altri?
      - Sono sí generosi! - replicò l'oste.
      - Frustatemi - dissi meco - s'io non mi troverò una lira di meno in saccoccia, e stassera.
      - Ma hanno anche il modo, monsieur - disse l'oste.
      - Nota a mio debito un'altra lira - dissi io.
      - Ier sera per l'appunto - continuò l'oste un mylord anglois présentoit un écu à la fille de chambre.
      - Tant pis pour mademoiselle Jeanneton - rispos'io.
      Or Jeanneton era figliuola dell'oste; e l'oste, pigliandomi per novizio di francese, m'avvertí con mia buona licenza, ch'io non doveva dire tant pis, ma tant mieux.
      - Tant mieux toujours, monsieur, se molto o poco si busca; tant pis, se nulla.
      - Gli è poi tutt'uno(39) - risposi.
      - Pardonnez-moi - disse l'oste.
      E qui gioverà piú che altrove un avvertimento: badateci ora per sempre. Tant pis e Tant mieux sono due cardini della conversazione francese; e quel forestiero che se ne impraticherà innanzi di entrare in Parigi, farà da savio.
      Un disinvoltissimo marchese francese, alla mensa del nostro ambasciadore, interrogò mister Hume, s'egli era Home poeta?
      - No - rispose Hume mansuetissimamente.
      - Tant pis - soggiunse il marchese.
      - Questi è Hume storico - disse un altro.
      - Tant mieux - soggiunse il marchese. E mister Hume, uomo d'ottimo cuore gli rese grazie per tutti e due(40).
      Poiché l'oste m'ebbe addottrinato di questo punto, chiamò La Fleur, nome del giovinotto.


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Viaggio sentimentale di Yorick lungo la Francia e l'Italia
Yorick (Lorenzo Sterne)
di
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