Indussi quel meschinello a gradire il presente d'un soldo, e solo in grazia della sua politesse.
Un povero compagnone mezzo pigmeo tutto brio, che mi stava a rincontro nel cerchio, s'acconciò prima sotto l'ascella un non so che, che fu già cappello; poi si trasse di tasca la tabacchiera, l'apri, e n'esibiva a destra e a sinistra: ma perché il dono era di qualche rilievo, non fu dagli altri, come discreti, accettato: quel poveretto gli andava con atti d'accoglienza animando: - Prenez-en, prenez - e cosí dicendo non guardava la tabacchiera; però ciascheduno si pigliò la sua presa.
- Peccato se la tua scatola ne mancasse mai! - e vi misi dentro due soldi, pigliandomi a un tempo una lieve presa per farglieli parere piú cari; e di ciò si mostrò piú tenuto che del danaro: l'elemosina era elemosina; ma la mia degnazione gli faceva onore; e mi corrispose con un inchino profondo sino a terra.
- To' - dissi a un vecchio soldato monco che era stato sbattagliato e rotto a morte militando - to' un pajo di soldi o infelice!
- Vive le Roi! - gridò il veterano.
Mi rimanevano appena tre soldi; ne diedi uno puramente pour l'amour de Dieu, titolo per cui mi fu chiesto; e quella povera femmina era sciancata, né si potea appormelo, credo, ad altro motivo.
- Mon cher et très charitable monsieur.
- Non si può contraddirgli - diss'io.
- Mylord anglois - il suono solo merita quattrini: e lo pagai col mio ultimo soldo.
Ma, nella mia foga, io aveva trascurato un pauvre honteux, che non aveva chi domandasse un quattrino per esso, e che forse si sarebbe lasciato morire anziché domandarlo da sé. Stava ritto accanto al calesse alquanto fuori del cerchio, e rasciugava una lagrima da quegli occhi i quali, a quanto pensai, aveano veduto giorni migliori.
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Roi Dieu
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