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      Il librajo mi disse che non ne aveva.
      - Comment! - rispos'io, pigliandomi un tomo d'un'edizione schierata sul banco. Rispose che gli fu data da legare, e che anzi domattina la rimandava a Versailles al conte de B***.
      - E il conte de B* * * legge Shakespeare?(88)
      - C'est un esprit fort - replicò il librajo - ed ama i libri inglesi, e quel che piú gli fa onore, ama anche gli inglesi, monsieur.
      - E voi parlate cosí garbato - io soggiunsi - da obbligare un inglese a spendere un pajo di louis d'or alla vostra bottega. - Mi s'inchinò, e rispondeva...; ma una giovinetta pulita di forse vent'anni, e che al contegno e alle vesti pareva la fille-de-chambre d'una divota qualificata, entrò a chiedere Les égaremens du coeur et de l'esprit(89). Il librajo le diede subito due volumetti; ed essa, slacciando una borsellina di raso verde ravvolta d'un nastro dello stesso colore, e mettendovi il pollice e l'indice, trasse il danaro e pagò. Io non aveva a che piú rimanermi nella bottega e m'avviai seco fuor della porta.
      - E che c'entrano, o giovinetta - le dissi - i traviamenti del cuore con voi, con voi che appena sapete d'averlo? E se prima l'amore non te ne avverte, o un infido pastore non te lo faccia dolere, puoi tu accettarti che tu l'hai il cuore?
      - Dieu m'en garde! - disse la fanciulla.
      - Ed hai ragione - le dissi - ché s'egli è buono, saría peccato a rubartelo; ed è il tuo tesoretto, e abbellisce l'aria del tuo volto piú che s'altri te lo adornasse di perle.
      La giovinetta ascoltavami con attenta docilità, e teneva in quel mentre la sua borsellina di seta.


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Viaggio sentimentale di Yorick lungo la Francia e l'Italia
Yorick (Lorenzo Sterne)
di
pagine 163

   





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