Il quale, di magnificentia et vaghezza et grandezza et elegantia et larghezza, oltre ad chentunque ponte che adgiunga terra a terra nel cerchio de la mole terracquea, è bellissimo. Con ciò sia cosa che né anche i nostri theologhi et sancti doctori de la Sorbona possono apporgli reitade; salvo che a pena trahe sí poco alito di vento, che gran mercé che tu n'empia un beretto, il Sacredieu disquilla di bocca a christiani piú biastemmevolmente sopra decto ponte che in qual si voglia altra gola della città. Et come che dicano e' predecti maestri rigidi et buoni, essere reitade pessima questa, dico: che il vento dà addosso ad ogni christiano, et non che gridi - bada ad te - fistia alla impensata, attalché se, di cotanti, che da buon massai valicano il ponte in zucca, sessanta soli per paura d'assiderare si tenessino in testa lo cappello, si giocherebbono a zara soldi cinquanta de' piccioli, ché tanto dee isborsare al dí di hoggi chiunque havrà voglia di buon cappello. Laonde al notajo cattivello, che veniva rasente la sentinella liviritta, et sollevava, da naturale advedimento mosso, la mazza ad calcarsi lo cappel ne la nuca, incontrò che la ghiera de la mazza s'appicciò ne lo cappio de lo cappello di detta sentinella, lo quale, come havesse alie, volò, che il notajo non se n'avide, de le feriate del ponte; bensí, come aliava su le acque de la Senna, avidesene uno navicellajo dabbene, et sí lo raccolse dicendo: - Tristo è 'l vento che non reca che che sia a chi che sia. - Ma il soldato, che guascone era, s'arroncigliò di subito le basette, et impostò lo archibugio, salvo che non si trovò allato la miccia; advegna che una vecchierella, a la quale a capo del ponte s'era spento uno suo lanternino, avesse accattata, tanto che potesse ralluminarlo, la miccia dal soldato; et il sangue di costui hebbe agio ad freddarsi, et dove inprima intendeva che il notajo desse de' calci ad rovajo, s'advisò d'altra maniera ad lasciare ire il notajo, et fare tutta fiata suo pro.
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Sorbona Sacredieu Senna
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