M'avvilii di vergogna: lucri da schiavo! L'onore e tutti quanti i suoi sentimenti virili si sollevarono per dissuadermene: quant'io piú saliva tra' grandi, io mi vedeva costretto al mio sistema d'accattone; e le piú fiorite conversazioni aveno piú alunni dell'arte. Io sospirava gli alunni della natura: e una sera, dopo d'essermi abbiettissimamente prostituito a mezza dozzina di varie persone, mi sentii nauseato, e mi ricovrai nel mio letto, raccomandando a La Fleur che ordinasse i cavalli, perch'io all'alba volea affrettarmi verso l'Italia.
LXIII
MARIA
MOULINS
N
é io aveva peranche provato l'affanno dell'abbondanza; ma, traversando il Bourbonnais, temperatissima contrada di Francia, nel tripudio della vendemmia, allorché la natura profonde in ogni grembo la sua dovizia, e gli occhi dei suoi figliuoli si sollevano per gratitudine al cielo, e la musica comparte allegramente il lavoro, e tutti portano danzando i loro grappoli; ed io ad ogni passo del mio viaggio mi sentiva prorompere e infiammare nell'anima mille affetti per tanti gruppi che mi venivano incontro, ed ogni gruppo m'era liberale di liete avventure.
Dio mio! ne riempirei venti volumi: e ohimè! pochi e brevi fogli appena m'avanzano, e dovrò darne almen la metà alla povera Maria, la quale fu già incontrata dall'amico mio Shandy presso Moulins.
Perché in questo e nel seguente capitolo Yorick tocca un racconto che molti de' suoi concittadini e pochi de' miei hanno letto, io, Traduttore, stimai bene di volgarizzarlo e di frammetterlo qui come segue:
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