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      Le domandai tante e tante scuse, ripetendo tuttavia che la mia era una jaculatoria, né piú, né meno; e la signora si puntigliava a rispondere, ch'io aveva rotto irremissibilmente l'accordo; ed io le andava dicendo che no; e me ne appellava alla clausula dell'articolo terzo.
      Ma, mentre la signora voleva vincere il suo punto, disarmava da per sé le proprie barriere; perché, nell'ardore del diverbio, mi giunse all'orecchio il tintinnío di tre o quattro spilloni che, cascando sullo spazzo, lasciavano aperta una breccia nelle cortine.
      - In buona fede, e sull'onor mio, signora mia, neppure per un diadema... - e stesi in via d'asserzione il mio braccio fuori del letto - e voleva dire che non avrei neppure minimamente peccato, quand'anche mi fosse promesso un diadema, contro al decoro - se non che la cameriera, intendendo che si veniva a parole, e dubitando non si trascorresse alle ostilità, sbucò furtiva del suo stanzino e, brancicando alla meglio per quell'oscurissimo buio, penetrò chiotta chiotta nello stretto che separava i due letti e si fe' tanto innanzi che si trovò per l'appunto tra la signora e me, cosí... che la mia mano sporgendosi stesa, pigliò la cameriera per...
     
     
      E Yorick continuava l'itinerario d'Italia; ma, essendosi intorno alla fine del 1767 partito dal suo romitorio di Coxwould nella contea di Yorck, per dare alle stampe questo volume in Londra, vi morí dopo due mesi: né poté, com'egli aveva da piú anni desiderato, lasciare le sue ossa al camposanto della propria parrocchia con l'epitaffio:


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Viaggio sentimentale di Yorick lungo la Francia e l'Italia
Yorick (Lorenzo Sterne)
di
pagine 163

   





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