E prego i grammatici, umanisti, retorici, vocabolaristi, glossatori, nomenclatori, bibliotecari, accademici della Crusca, e gli altri maestri miei, affinché, se possono, ci provvedano. (F.)
(51) Pavé: strato di grossi ciottoli diseguali, di cui sono comunemente selciate le strade postali. (F.)
(52) Come nella lotta col ronzino per l'asino morto. (F.)
(53) I Francesi alle cameriere dicono femmes-de-chambre; ma pare che Yorick volesse che le fossero tutte filles, poiché cosí sempre le chiama. Nondimeno il Liber memorialis di Didimo chierico ammonisce caritatevolmente ogni viaggiatore: "Che ove prima non abbia bene imparati tutti i vari modi di proferire il vocabolo fille, non se lo lasci uscire di bocca; da che i Francesi, sí per adonestare ogni pensiero immodesto, sí per la filosofica brevità del loro idioma, sogliono accumulare parecchie idee in un solo vocabolo, e chiamano la loro fantesca, fille - la loro figliuola, fille - la vergine, fille - la misera peccatrice, fille - ecc.", Lib. III, n. 28. (F.)
(54) "Qui in Parigi s'iperboleggia: - ove una donna si compiaccia di un'inezia, ti dice: qu'elle est charmée; - e se alcun'altra cosa la incanta, grida: ch'essa è rapita (e ciò può anche darsi); - e allora la terra non fa per lei, e ti fugge dagli occhi, e vola a cercar una metafora tra gli spiriti per dirti: qu'elle est extasiée: né tu trovi donna di bon ton la quale non cada in sí fatte estasi sette volte al giorno: - intendi ch'essa è spiritata, o si sente il diavolo in corpo.
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