- Salm., XXXVII, 8. (F.)
(71) Tristano Shandy lasciò scritto che il suo zio Tobia, già vecchio, affliggendosi della prossima morte d'uno che non conosceva, nominò invano il nome di Dio: l'Angelo che nella cancelleria del cielo pigliava ricordo di questo peccato, lasciò grondare una lagrima sulla parola che registrava, e la cancellò. (F.)
(72) E Yorick, contro il costume degli ecclesiastici, parla sempre con amore degli uomini militari. Vedi nella Vita di Tristano Shandy la morte di Le Fèvre, che non si può leggere né rileggere senza lagrima. Ma e Yorick rimase orfanello d'un padre che morí militando. (F.)
(73) Vedi addietro al cap. XXIV, la postilla alla voce cerchio. (F.)
(74) Ecco uno de' due luoghi emendati, di cui si è parlato nell'Avvertimento ai lettori. Il testo ha: that's a vile translation: e Didimo scrisse: questa è traduzione salviniana; scusandosi con la seguente postilla: "Quest'aggiunto, benché nuovo, è tutto italiano, e calzante e pieno di verità e necessario; e quand'anche Yorick non avesse avuto in mente il Salvini, egli ad ogni modo intendeva di parlare di quella specie di traduzioni. Ed ho per discolpa di sí fatti anacronismi l'esempio d'un'eruditissima traduzione moderna d'una commedia latina, scritta parecchie decine d'anni prima del simbolo degli Apostoli, nella quale il traduttore, uomo dottissimo della lingua nostra, fa dire a un pagano: Torno tra due Credi". (F.)
(75) De' cicisbei si va perdendo la razza: erano e sono né amanti né amici, né servi né mariti; bensí individui mirabilmente composti di qualità negative.
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