XXI. - Nota desunta dal Liber memorialis, I, 28. (F.)
(109) "La radice della mia noia sta nella sempiterna affettazione del francese carattere: - varietà poca, - originalità nessuna: - sai tu perché? - sono troppo creanzati; - ma la creanza vela le qualità schiette dell'uomo: e addormenta l'altrui spirito a morte." - Lettere di Sterne, XXXII. - Ed ecco un passo di Didimo, che scriveva trenta e piú anni dopo: "Volendo seguire i tre savi consigli di parler bas, - paraître doux, - et d'être comme tout le monde (consigli che in Francia ogni buona madre suol dare col latte a' suoi figli), ho costretta a sforzi impossibili la mia natura, e mi vidi ridotto all'agonia: onde perché io voleva ad ogni modo essere seppellito in Italia, ho rifatto, benché con mio rincrescimento e di crudo verno, il cammino delle Alpi." - Inoltre Didimo assegna una strana ragione del parlar a voce alta degl'Italiani, ed è: "Che noi abitiamo in case assai grandi". - Liber memorialis, lib. III, n. 39, dove leggonsi in nota i seguenti versi francesi:
Par des usages vains sans cesse maîtrisés,
Jusque dans nos plaisirs toujours symétrisés;
Innombrable famille en qui tout se ressemble,
Dans un cercle ennuyeux nous tournons tous ensemble.
Delille, "Epître sur les voyages":
e parla de' suoi. (F.)
(110) Il testo: not one earthlything - non una terrena cosa: - modo che in inglese comunemente significa niente affatto: ma ricordandomi del bacio dato alla giovinetta, e de' baci apostolici d'Yorick, scevri d'ogni idea mondana, mi sono studiato che anche i lettori se ne ricordassero.
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