- Et omnis Israël ludebat coram Domino in omnibus lignis fabrefactis, et citharis, et lyris, et sistris, et cymbalis. - Et vidit regem David subsilientem et saltantem coram Domino. - Reg., lib. II, cap. VI. (F.)
(135) Su la fine del secolo XV il frate Savonarola, non ostante la scomunica e i monitorj del Papa, "usava far venire i suoi frati e i cittadini in tanto fervore, che gli faceva uscir della chiesa, e su la piazza di San Marco (in Firenze) gli faceva ballare e saltare, e mettere in ballo tondo pigliandosi per mano un frate e un cittadino, e cantavano a ballo canzoni spirituali composte da Girolamo Benivieni, che tra gli scrittori di rime toscane in que' tempi fu molto lodato". - Nerli, Commentarj, lib. IV, ann. 1497. - Inoltre lessi nel Vocabolario di santa Caterina, alla voce presta: "Che nella diocesi di Siena raccoglievansi diverse brigate di contadini e di contadinelle a cantar Maggio, e alla fine del mese solevano nella piazza delle chiese parrocchiali celebrare una danza solenne, tassando per ciaschedun ballo i giovani in una crazia o un soldo, e di quel danaro crescevano l'offerta alla chiesa, e talora ne facevano la dote per una delle fanciulle maggiajuole. Un arcivescovo abolí questo rito". - Eppure anche san Francesco ballava co' suoi frati. Vedi Fioretti. (F.)
(136) Vedi la nota 1 al cap. X. (F.)
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