— Ecco proprio un bell’affare! — disse Samuele.
— Questa donna ha il diavolo in corpo, credo io! — esclamò Haley. — Saltava come un gatto selvatico.
— Ora, — disse Samuele grattandosi il capo — io spero che il signore ci vorrà scusare se rifacciamo questa strada; io non mi sento il coraggio di passar per l’altra. —
E diè in uno scroscio di risa.
— Ridi, eh? — disse il mercante con piglio irato.
— Dio vi benedica, signore: non posso più tenermi! — disse Samuele allentando il freno alla gioia che da lungo tempo tratteneva facendosi violenza. — Oh, che scena, buffa era il vederla saltare, slanciarsi, e fare scricchiolare il ghiaccio! Il sentire quel plum, crac, puf! Che furia, buon Dio! Come volava!
E Samuele e Andy continuarono a sghignazzare finché le lacrime scorsero loro per le guance.
— Vi rificcherò ben io le vostre risa in bocca! — disse il mercante, e fece sibilare alle loro orecchie lo scudiscio.
Ambedue si curvarono per scansare i colpi, e mandando un grido si lanciarono dalla riva verso i loro cavalli.
— Buona sera, padrone! — disse Samuele con tutta gravità. — Credo che la signora stia in ansietà per Jerry. Il signor Haley non vorrà trattenerci più a lungo. La padrona non permetterebbe che noi passassimo sopra queste bestie di notte il ponte che volle passar Lisa. —
E detto ciò, pizzicando in guisa faceta le costole di Andy, saltò in sella e dietro lui il compagno, e si misero ambedue di gran galoppo; ma le loro risa si udivano ancor da lungi, portate dal vento.
VIII
I CACCIATORI DI CREATURE UMANE.
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Samuele Haley Samuele Samuele Dio Samuele Andy Samuele Jerry Haley Lisa Andy
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