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      Non ve l’ho sempre detto? Oh, turpi infernali vecchi! Per poco, meschino me, non ho bestemmiato! Ebbene, avanti, Giorgio, avanti! Ma prudenza, figliuolo mio; non uccidete alcuno, Giorgio, eccetto che... Però, meglio fareste, io penso, a non tirare; insomma, io non vorrei prender la mira contro alcuno, mi capite. Dov’è vostra moglie? — soggiunse alzandosi in piedi e ponendosi a passeggiar per la camera.
      — È partita, signor Wilson, partita col figlioletto in braccio; Dio solo sa dove ella siasi rifugiata. Ora segue la stella polare, e quando ci ritroveremo, o se più ci ritroveremo sulla terra, niuno può dirlo.
      — Ed è possibile! Pare da non credersi! Una sì eccellente famiglia!
      — Anche le buone famiglie contraggono debiti, e le leggi del nostro paese consentono loro di strappare i figli dal seno della madre per pagare i debiti del padrone, — disse Giorgio amaramente.
      — Vero purtroppo! — disse l’onesto vecchio, frugandosi nelle tasche. — Forse io non opero secondo ragione, ma — soggiunse a un tratto — io non voglio operare come la ragione mi detta; prendete, Giorgio! —
      E traendo vari biglietti di banca dal suo portafogli, li offerse al giovane.
      — No, mio cortese e buon signore, — disse Giorgio. — Molto già faceste per me, e ciò potrebbe mettervi in difficoltà gravi. Io ho denaro quanto basta, almeno lo spero, per giungere alla meta del mio viaggio.
      — No, Giorgio, non dovete rifiutare. Il denaro è sempre un grande aiuto, e non ne avrete mai di troppo, ove lo acquistiate onestamente. Prendetelo, accettatelo, figlio mio.


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La capanna dello zio Tom
di Harriet Beecher Stowe
Editore Salani Firenze
1930 pagine 624

   





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