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      Del resto, avete letto quello che di lui scrive il suo antico padrone.
      — Sentite: — soggiunse il giovane traendo il portafogli e cominciando a contare i biglietti di banca — se mi garantite che io posso comprare questo genere di religione, e che sarà posta per mio conto nel libro di lassù, non starò a lesinare tanto nella spesa. Che ne dite?
      — Oh, non garantisco di nulla, io! — disse Haley. — Credo che ciascuno dovrà render conto delle azioni proprie, senza giovarsi delle altrui.
      — In tal caso è increscioso pagar tanto per la religione di un negro, e non poterne trarre alcun profitto in un luogo dove essa occorre maggiormente. —
      Mentre diceva così, il giovane porse ad Haley alcuni biglietti; indi soggiunse:
      — Ecco, vecchio mio, contate il vostro denaro.
      — Va bene! — fece Haley, tutto raggiante di contentezza.
      E traendo di tasca un calamaio di corno, si pose a stendere un atto di vendita, che un istante dopo consegnò a Saint-Clare.
      — Vorrei sapere, se si facesse l’inventario della mia persona, quanto potrei costare: — disse il giovane dopo aver osservato appena la carta — un tanto per la forma della mia testa, un tanto per le braccia,un tanto per le gambe, e per giunta, un tanto per la mia educazione, per l’istruzione, per l’ingegno, per la moralità, per la religione. Qust’ultimo articolo, per esempio, non porrebbe un grande aumento di prezzo, credo. Ma vieni qua, Evangelina! —
      E prendendo per mano la figlia, attraversò il bordo e si recò a prender possesso del suo nuovo acquisto. Messa la punta del dito sotto il mento di Tom, gli disse col più gaio umore:


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La capanna dello zio Tom
di Harriet Beecher Stowe
Editore Salani Firenze
1930 pagine 624

   





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