.. come se si potesse stabilire un confronto tra costoro e noi, capite!
— Non credete che il Signore Iddio li abbia fatti di un medesimo sangue che noialtri? — domandò miss Ofelia.
— No, in verità, no. Una pretta favola, in fede mia! Costoro? Una razza vile, abietta?
— Non credete che abbiano anch’essi un’anima immortale? — disse miss Ofelia con crescente indignazione.
— Oh, sì! — rispose Maria sbadigliando. — Quanto a ciò, naturalmente, nessuno ne dubita; ma metterli ad un medesimo livello con noi, è impossibile. Eppure Saint-Clare osò dirmi che tener lontana Mammy da suo marito è come se io fossi separata dal mio. Si può dar di peggio? Paragonar me ad una schiava! Mammy può ella sentire quello che io sento? C’è una diversità enorme, e Saint-Clare dice di non capirla. Guardate: sarebbe lo stesso che mi si volesse far credere che Mammy ama i suoi sudici scimmiotti come io amo la mia cara bambina. Ebbene, lo credereste? Saint-Clare si è sforzato di persuadermi che, nonostante la mia poca salute e i miei patimenti continui, avrei dovuto lasciar ritornare Mammy da suo marito. Io, sapete, non sono usa a manifestare troppo spesso la mia opinione; è anzi una delle mie massime il sopportare ogni cosa in silenzio; ma una tal proposta superava la mia pazienza. Io, lo ripeto, mi sono imposta la legge di soffrir tutto senza lagnarmi; questo, il triste destino delle donne, ed io mi ci sottometto. Ma quella volta andai proprio sulle furie, tanto che Saint-Clare non ha più fatto alcuna allusione a questo argomento.
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