Mamma se n’è sempre servita per i suoi mali di capo. Tu te ne sentirai meglio. Su via, prendila, per far piacere a me.
— Che cara fanciulla! — disse Mammy, mentre Evangelina le metteva in seno la boccetta ed abbracciatala teneramente correva da sua madre.
— Perché ti sei fermata? — disse Maria.
— Ho dato a Mammy la mia boccettina d’odore affinché se la porti in chiesa.
— Storditella! — gridò Maria battendo i piedi con impazienza. — La tua boccettina d’oro a Mammy? Quando imparerai ciò che è conveniente? Va’ subito a riprenderla, e senza il minimo indugio. —
Evangelina guardava tutta confusa e rattristata, e lentamente si allontanava.
— Maria, — disse sopraggiungendo Saint-Clare — lasciale fare ciò che le aggrada.
— Saint-Clare, come volete ch’ella impari a condursi nel mondo? — disse Maria.
— Lo sa Dio! Ma ella s’incamminerà al Cielo meglio di noi due.
— Oh, babbo! Non parlate a questo modo: — disse Evangelina, posando la mano dolcemente sul braccio di lui — la mamma se ne affligge.
— Ebbene, cugino, siete pronto a venire in chiesa? — domandò miss Ofelia volgendosi, come se girasse sopra un pernio, a Saint-Clare.
— Non ci vengo, io; grazie!
— Vorrei che Saint-Clare si risolvesse a entrare in chiesa; — disse Maria — ma egli, non ha un briciolo di religione. Veramente è cosa poco onorevole.
— Lo so; — riprese Saint-Clare — ma voialtre donne andate in chiesa per imparare come dobbiate contenervi nel mondo, suppongo, e la vostra pietà manda su noi un riflesso stupendo. Del resto, se io volessi andarvi, andrei dove è solita andar Mammy; colà almeno c’è qualche cosa da tener desto un galantuomo.
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