Le ho messe lì stamani, perché mi piace d’aver sempre le cose sotto mano, Ehi! Di che ti occupi, Jake? Bada al tuo lavoro, pigraccio! —
E in così dire Dina allungò una mestolata.
— Che è questo? — le domandò miss Ofelia mostrandole la salsiera con la pomata.
— Signore Iddio! È il grasso per i miei capelli: — rispose Dina — l’ho messo lì per averlo alla mano.
— Come, e per questo vi servite delle salsiere?
— Avevo tanta fretta... ma oggi appunto l’avrei tolto.
— Ecco dei tovagliuoli damascati!
— Li ho messi lì per farli lavare.
— Non avete altro luogo dove tenere i panni sporchi?
— Eh, sì! Il padrone Saint-Clare ha comprato questa cassa per ciò; ma si dura fatica ad aprirla, perché sul coperchio faccio la pasta; e inoltre, è sempre piena di vari oggetti.
— Perché non fate la pasta sulla spianatoia?
— E così ingombra di piatti, cazzaruole, pentole e altro, che non vi rimane mai posto libero.
— Ma voi dovreste lavare le stoviglie e rimetterle al loro posto!
— Lavar le stoviglie, io? — esclamò Dina che, stizzita, cominciava a smettere il suo fare rispettoso. — Se ne intendono così, le signore, dei lavori di cucina! Se passassi il mio tempo a lavar le stoviglie e rimetterle al loro posto, non si pranzerebbe più. Miss Maria non mi ha mai detto cose simili.
— Bene, bene. Perché si trovano qui, queste cipolline?
— Non me ne ricordo; forse le avevo messe da parte per lo stufato d’oggi; non pensavo più che fossero in quel pezzo di flanella. —
Miss Ofelia alzò la carta che involgeva le erbe.
— Desidererei che la signora non toccasse queste erbe; — disse Dina con un tono di voce piuttosto alto — a me piace di porre le mie cose in modo da trovarle subito quando ne ho bisogno.
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Ehi Jake Dina Ofelia Iddio Dina Saint-Clare Dina Maria Ofelia Dina
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