— Il sopravvento non lo avranno mai! — esclamò Alfredo.
— Bene; — disse Saint-Clare — scaldate la valvola di sicurezza in un vapore, ponetevi a sedere sopra a quella, e vedremo dove sbarcherete.
— Ebbene, — disse Alfredo — vedremo. Io non ho timore di assidermi sulla valvola di sicurezza, finché le caldaie son solide e la macchina agisce bene.
— I nobili, al tempo di Luigi XVI, pensavano così; altrettanto pensarono altri governi posteriori. E una bella mattina, quando meno ve lo figurate, potreste trovarvi tutti a cozzar nell’aria quando la caldaia scoppierà.
— Dies declarabit, — disse Alfredo ridendo.
— Sentite: — riprese a dire Agostino — se c’è ai nostri giorni una cosa che si manifesti con l’evidenza d’una legge divina, è che le moltitudini debbono insorgere, e le classi inferiori della società diventar superiori...
— E questa — disse interrompendo Alfredo — una delle vostre fisime da repubblicano-rosso. Perché non vi siete dato al mestiere di tribuno popolare? Sareste diventato un oratore famoso! A ogni modo, spero che sarò morto prima del tempo in cui le vostre sozze moltitudini avranno il sopravvento.
— Sozze o no, esse vi governeranno, quando sarà venuto il loro momento, e voi raccoglierete allora quello che avrete seminato. La nobiltà francese aveva voluto un popolo plebeo, ed ebbe a sazietà dei sanculotti per suoi governanti. Il popolo d’Haiti...
— Per carità, Agostino, — disse Alfredo interrompendo di nuovo il fratello — ne abbiamo già troppo della abominevole Haiti! Gli Haitiani non erano Anglo-Sassoni; se fossero stati di quella razza, le cose sarebbero andate altrimenti.
| |
Alfredo Saint-Clare Alfredo Luigi XVI Alfredo Agostino Alfredo Haiti Agostino Alfredo Haiti Haitiani Anglo-Sassoni
|