Qui la fanciulla fu interrotta da gemiti, pianti e lamentazioni, che sorsero da ogni parte, in modo che la debole sua voce ne rimase soffocata.
Ella tacque un istante; poi, con un accento che sospese il singhiozzare di tutti, disse:
— Se mi amate, non m’interrompete così. Ascoltatemi; io voglio parlarvi delle vostre anime. Parecchi di voi, temo, non vi pensano abbastanza. Voialtri non vi prendete cura se non delle cose di questo mondo; ma io bramerei che vi rammentaste dell’altro mondo, assai più bello, dov’è Iddio. Io vado là, e voi pure potrete venirci. Il luogo è preparato per voi, come per me. Ma se desiderate di salirvi, non state più a vivere nell’inerzia, nell’indifferenza e nella spensieratezza. Bisogna che siate cristiani. Ricordatevi bene che potete tutti divenire angeli, ed essere angeli per sempre. Se desiderate ciò, bisogna vivere da cristiani, pregare, leggere... —
La fanciulla s’interruppe, e guardandoli con profonda compassione disse teneramente:
— Oh, Dio buono! Mi dimenticavo che non sanno leggere. Povere creature! —
E nascondendo il viso nei guanciali, si pose a piangere; ma i singhiozzi mal rattenuti di coloro a cui aveva rivolto le parole e che se ne stavano genuflessi sul pavimento, la eccitarono a proseguire.
— Non importa! — diss’ella rialzando il capo con un amabile sorriso. — Io ho pregato per voi, e so che Gesù vi aiuterà, quantunque non sappiate leggere. Fate ogni vostro sforzo, pregate tutti i giorni; chiedetegli soccorso; fatevi legger la Bibbia ogni volta che potrete, ed io sono certissima che vi rivedrò tutti in Cielo.
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