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      E se volessi mettere Giovanna e Rosa a scuola, in quante scuole degli Stati settentrionali sarebbero ammesse? Quante padrone di casa le prenderebbero a dozzina? Eppure non sono meno bianche di molte delle americane sia del Sud che del Nord. Bisogna renderci giustizia, cugina cara. Noi facciamo la figura peggiore perché opprimiamo i negri più direttamente; ma il pregiudizio anticristiano dominante fra voi settentrionali è un’oppressione quasi altrettanto dura.
      — Sì, è vero, — rispose miss Ofelia — e confesso d’aver ceduto a questo pregiudizio anch’io, finché non riconobbi ch’era mio dovere vincerlo. Mi confido però d’averlo vinto, e so che c’è nel settentrione molta brava gente che, ove qualcuno le insegnasse qual sia il suo dovere in cotesta materia, non esiterebbe a compierlo. Certo sarebbe assai maggiore abnegazione ricevere i Gentili fra noi che mandare missionari da loro; tuttavia credo che ne saremmo capaci.
      — Voi, non ne dubito, — disse Saint-Clare. — Sarei curioso di sapere che cosa non sareste pronta a fare se la stimaste vostro dovere.
      — Ebbene, io non sono eccezionalmente buona, — ribatté ella. — Molti altri procederebbero come me, qualora venissero convertiti alle medesime idee. Del resto, posso assicurarvelo, non mancano negli Stati settentrionali persone che già fanno precisamente quello che avete detto.
      — Sì, ma sono una minoranza. E se cominciassimo ad emancipare i negri in numero considerevole, vi sentiremmo presto strillare. —
      Miss Ofelia non replicò. Vi furono alcuni momenti di silenzio, e il volto di Saint-Clare prese un’espressione mesta e pensosa.


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La capanna dello zio Tom
di Harriet Beecher Stowe
Editore Salani Firenze
1930 pagine 624

   





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