— Oh, non parlate! — pregò Emmelina. — Che sarebbe mai se vi udissero!
— Se odono qualche cosa, perderanno sempre più la voglia d’avvicinarsi qua, — riprese Cassy. — Non abbiate timore. Noi possiamo far quanto rumore ci aggrada, e ciò anzi produrrà migliore effetto.
La mezzanotte portò finalmente il silenzio nella casa; e Legrée, maledicendo la sua cattiva sorte, risoluto di fare il giorno dopo una crudele vendetta, si coricò.
XL.
IL MARTIRE.
Anche il più lungo viaggio bisogna che abbia un termine, e la notte più fosca ha pur sempre un’aurora. Il volo eterno ed inesorabile del tempo affretta il giorno del malvagio verso una notte senza fine, e cambia la notte del giusto in un giorno di luce eterna.
Noi abbiamo accompagnato il nostro umile amico nella valle della schiavitù, dapprima in mezzo ai campi fioriti dell’agiatezza e della benignità: noi assistemmo a separazioni che spezzano il cuore, quando l’uomo è tolto a tutto ciò che gli è caro. Approdammo con lui in quell’isola, rallegrata dal sole, dove mani generose nascondevano tra i fiori le sue catene; e finalmente, sempre al suo fianco, vedemmo gli ultimi raggi della speranza terrena spengersi in seno a notte oscurissima; ma vedemmo come tra quella oscurità desolata gli si rivelasse a un tratto il cielo con tutta la pompa di nuove stelle e di splendori inusitati.
La stella del mattino brilla ora sulla vetta dei monti, e venticelli e brezzoline annunziano che le porte del giorno sono dischiuse.
Il caso d’Emmelina e di Cassy irritò altamente il già irritabilissimo e feroce Legrée, e, come c’era da aspettarsi, il suo furore cadde sopra il capo di Tom, di Tom innocente e senza difesa.
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Emmelina Cassy Legrée Emmelina Cassy Legrée Tom Tom
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