Pagina (581/624)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      — Sia benedetto il Signore! È lui, è proprio lui! Questo è quanto desideravo. Non sono stato dimenticato! Ciò mi ravviva, e mi fa bene al cuore. Adesso io muoio contento. Benedici il Signore, o anima mia!
      — Non morrete; non dovete morire; non ci pensate! Io son venuto per riscattarvi e ricondurvi a casa, — disse Giorgio con gran veemenza.
      — O padron Giorgio, voi venite troppo tardi: il Signore mi ha già riscattato, ed Egli pure mi conduce a casa, dove io desidero di andare. Il Cielo è ben da anteporsi al Kentucky.
      — Oh, non parlate così! Mi si spezza il cuore, mi sento morire al pensiero di quanto avete sofferto, giacendo qui in questo vecchio magazzino, mio povero amico!
      — Non dovete compiangermi; — disse Tom solennemente — io sono stato infelice, ma ora tutto è passato. Eccomi giunto alla porta, e già entro nella gloria. Oh, padron Giorgio! Il Cielo è venuto! La vittoria è in mia mano. Il Signore me la diede. Gloria al suo nome! —
      Giorgio, tutto maravigliato della forza e della fermezza con cui l’agonizzante pronunziava queste parole, lo contemplava in silenzio. Tom gli prese la mano e continuò:
      — Non dite a Cloe, poveretta, in che stato mi avete trovato. Sarebbe per lei cosa troppo orribile. Solamente le direte che mi trovaste pronto ad entrar nella gloria, e che io non potevo più rimaner sulla terra. E ditele che il Signore fu meco dappertutto e sempre, e mi rese facile ogni cosa. E i miei poveri figli, ahimè!... E la piccoletta!... Il mio cuore si è quasi spezzato col tanto sospirare verso loro!


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La capanna dello zio Tom
di Harriet Beecher Stowe
Editore Salani Firenze
1930 pagine 624

   





Giorgio Giorgio Cielo Kentucky Tom Giorgio Cielo Cloe