Buon viaggio! — gli disse Lucia, e senza moversi, con gesto signorile gli porse la mano.
Dacché era promessa sposa aveva perduto il pudore perché glielo avevano comandato, ma il rispetto ad Alfonso in seguito a proprio ragionamento. S'era avvilita per tanto tempo lasciandosi maltrattare dapprima, poscia rinunziando a vendicarsi, che ora voleva fargli sentire ch'ella era indipendente, nulla attendendo da lui e non amandolo. Aumentava le sue sgarbatezze specialmente allo scopo di fargli dimenticare che in altra epoca il suo contegno aveva potuto fargli credere ch'ella lo amasse. Per le tante altre cose che Alfonso aveva avuto per il capo non s'era neppure avvisto degli sforzi che Lucia aveva fatto per offenderlo, e quella sera che dovette scorgere la sua freddezza pensò ch'ella aveva ragione.
Erano le dieci sonate allorché Santo gli portò un'altra lettera di Annetta. Annetta gli comunicava che Francesca le aveva fatto dubitare della opportunità del viaggio di lui. Lo lasciava libero di fare quello ch'egli preferisse ed ella sempre ancora desiderava ch'egli rimanesse al sicuro da qualsiasi offesa. Non vedeva d'altronde più la possibilità per lui di rimanere dopo di aver ricevuto alla banca il permesso di partire. Per il caso che partisse ella lo salutava addolorata di non aver potuto rivederlo prima.
Egli prima di rispondere non ebbe esitazioni. Voleva partire e i dubbî che Francesca aveva destati in Annetta non gli sembravano meritare la sua attenzione. Se Annetta stessa continuava ad essere piuttosto del parere ch'egli dovesse partire!
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