sfidar franco, sereno, a viso aperto.
Serbar la data fe', ma dar di piglioa la navaja contro amico incerto;
non fidar de gli uman' falso consiglio;
i fiumi travalcar, l'Aconcagua érto.
In canti stemperar dolci il pensierosotto il fronzuto Ombù verde ed aitante,
con la man pronta al laso e al buon destriero;
pilota de la selva susurrante,
bussola fida il frigido Crucero,
tale il nizzardo eroe, Gàucho gigante.
OMAGGIO A GIULIO TANINIPOETA
Pittore LORENZO VIANI
Sul molo di Viareggio lo vidi l'ultima volta, avvolto nel chiaro Sole di una mattina fulgida.
Poggiato con ancor giovanile fierezza, sulle gambe agili, affissava il poderoso scenario delle «Apuane» fuse nella luce rutilante.
Ci salutammo; io con l'espansione con cui un figlio saluta il padre, Egli mi recinse colle braccia che avevano tutta la dolcezza della paterna carezza.
Sulla vasta solitudine del mare, al cospetto dello Scenario Dantesco Egli mi apparve nel candore dei capelli e della lunga barba fluente, come l'austera figura d'un profeta michelangelesco e un nume tutelare.
Il suo corpo era già stretto dal cerchio fatale, ma la sua giovinetta anima lampeggiava viva come un ramo di mirto in mezzo al fuoco. Nella schioppettante, irruente, vertiginosa parola, balzavano lucide visioni dell'avvenire mai adombrate dallo scetticismo.
In Lui parlava l'Uomo che aveva vissuta intera vita di battaglie, che aveva a volte piegato il corpo sotto l'impeto delle bufere, non l'Anima che svettava salda come un giovane arbusto.
Tutte le volte che questo mistico viandante dell'Ideale passava da Viareggio, portava la sua parola di fede ai lavoratori del mare coll'impeto del condottiero, colla dolcezza del poeta.
| |
Aconcagua Ombù Crucero Gàucho Viareggio Sole Scenario Dantesco Egli Uomo Anima Ideale Viareggio
|