Egli ci insegnò coll'esempio a combattere, a soffrire, fissi, con la mente e col cuore, nel segno della Vittoria.
Ricordate sempre e dovunque le sue parole, così come io le ricordo: «Le cause giuste sono sempre le più aspre. Tali sono le vostre cause, o marinai. Ma guai, a chi tenta distruggere ciò che è scritto nelle pagine dell'Infinito! Voi siete nati per vivere e progredire, poichè i segni del diritto e della giustizia sono impressi sulla vostra fronte. Abbiate fede in Colui che vi guida, poichè in fè mia è l'uomo giustissimo dell'Infinito.
Amate e coltivate la vostra «Garibaldi», la più santa Istituzione che vi condurrà al porto della vera Redenzione.
Aborrite gli odii. Insegnate ai vostri nemici coll'esempio, più che con le minacce, coll'assiduità nel lavoro, con la disciplina nei vostri servizi, che le vostre aspirazioni son superiori alle miserie della terra, della materia, della vanità.
Siate uniti sempre, qualunque sia il vostro credo politico o religioso. Amate, sopra ogni cosa, la culla dalla quale traeste i natali: amatevi vicendevolmente come fratelli guidando i deboli e sollevando gli infelici. Sopratutto sperate, sperate, sperate, perchè chi vi guida vede molto lontano e i suoi atti e le sue parole non falliranno giammai».
Marinai, con questa convinzione nell'anima ho voluto scrivere una pagina in memoria di Giulio Tanini. Non a far pompa di me, ma per convincervi che l'Umanità progredisce principalmente col sacrificio dei suoi uomini migliori come precisamente avvenne del nostro grande Compagno e Maestro, la cui vita fu lotta e sacrificio.
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