In gran parte le bandiere erano rosse e la folla di lavoratori era in prevalenza data dagli equipaggi delle navi in porto e dai lavoratori del mare in attesa d'imbarco. Largamente rappresentati erano i lavoratori del porto e degli stabilimenti, nonchè i circoli socialisti e comunisti.
Quando il corteo è giunto presso la camera mortuaria, la bara è stata sollevata dagli amici e deposta sul carro di prima classe.
Nessun fiore è stato inviato per rispetto alla volontà dell'estinto. La bara è stata avvolta nella bandiera rossa e sul carro è stata deposta la fascia massonica del grado di Maestro, essendo il Tanini da molti anni inscritto alla massoneria.
I cordoni del carro funebre erano tenuti dall'on. Giulietti per la Federazione Lavoratori del Mare: dal comandante Zannoni per la Cooperativa Garibaldi: da Claudio Morando per la Commissione Esecutiva della Camera del Lavoro: da Lodovico Calda per l'Ufficio Tecnico e di Coordinamento del Movimento Operaio e per le organizzazioni portuarie.
Il corteo imponentissimo si mise in moto alle 9.30 al suono di una marcia funebre intonata dalla banda dei Garaventini.
Dopo la banda dei Garaventini, che è preceduta da un nucleo di lavoratori del mare e da Mambelli che dirige il corteo, notiamo la bandiera dei Lavoratori del mare, seguita da una imponente colonna di marinai, da tutti i dirigenti la Federazione e dagli impiegati della Garibaldi. Seguono le bandiere della Garibaldi: delle sezioni della Federazione, camera, macchina e coperta. Le tre bandiere sono seguite da un gran numero di soci.
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