Nonostante la Sua coltura vasta e poliedrica, la sua capacità e la produttività in lavori i più disparati, semplici e complessi, sia tecnici che scientifici o letterari, nonostante il Suo cuore di vero apostolo, il Suo ingegno di profeta, la Sua volontà di ferro, e tenacia e ardimento senza limiti, ramingò per anni ed anni di terra in terra; portò pel mondo, con onore ed orgoglio, la vera espressione della stirpe italiana all'estero: ingegno e privazione.
Alla Francia che gli dà pane purchè si trasformi da Italiano in Francese, Lui - l'internazionalista vero - Vero perchè nell'affratellamento universale che sogna, non dimentica la Sua Terra - risponde fieramente di essere e di restare italiano e quel pane ricusa.
Confrontate questa azione con quella di quei patriotti italiani che durante la guerra in Isvizzera hanno fatto quello che tutti sanno e vi renderete ragione dello sdegno col quale Egli tratta costoro nelle sue bellissime e commoventi opere scritte.
In generale, i discorsi funebri sono intessuti di pietose inesattezze. Per onorare la memoria di Giulio Tanini bisogna dire solo la verità. E più si è nel vero più lo si onora. Uomo d'eccezione fu d'eccezionale bontà e probità. Cittadini, lavoratori, gente popolo, onoratelo! Ricordatelo!
Lavoratori del Mare,
non dimenticatelo. Mai. Vi ha amato, vi ha dato tutto il vigore della sua vita. Da quando entrò nella vostra Federazione, si confuse con voi, per voi, con le vostre lotte. Fino all'ultimo vi dedicò il pensiero. Morì ricordandovi, augurandovi ogni bene.
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