Serbatene eterno ricordo.
E, a nome vostro, della vostra Organizzazione: Federazione, Garibaldi ed Associazione Impiegati, esprimo completa, naturale, efficace solidarietà morale, materiale a coloro - figli e consorte - che Egli ha lasciato. Ringrazio tutti: cittadini, operai, autorità, intervenuti ed in particolar modo le organizzazioni proletarie ed i partiti politici che hanno voluto accompagnare la salma del Grande Scomparso, considerandolo giustamente come loro compagno di lotta.
E sopratutto in alto i cuori. I morti sono più vivi dei vivi. Nel mistero dell'Infinito, Egli vive e sa che in questi giorni abbiamo fatto fronte alle raspanti voglie dei patriotti di moda.
Per essere degni di Lui, per bene onorarne la memoria, prepariamoci con saldo cuore agli avvenimenti che maturano ed ognuno di noi faccia tutto il proprio dovere. Lo spirito eletto di Giulio Tanini, nostro caro ed illustre compagno, amico e fratello ne sarà contento».
Dopo il Cap. Giulietti parlarono: Faralli per il Partito Socialista; Barenghi per i Comunisti; Malagoli per i Repubblicani e Grassini Emilio per gli Anarchici.
Pubblichiamo i discorsi di Grassini e Malagoli che gentilmente ci hanno fatto pervenire.
Malagoli Amedeo parla per i Repubblicani:
«Troppo grande è la sventura perchè l'anima dei Repubblicani d'Italia, non vibri di sincera e reverente commozione al cospetto della Tua bara, o Gran Vecchio generoso!
Chi più di te seppe accendere ed agitare; come fiaccola, il Pensiero squisitamente umano, al disopra delle volgari bassezze sociali di ieri e di oggi?
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